Storia della poster art in Italia
23
novembre
Molti credono che la poster art sia tutta farina del sacco dei cugini d’oltreoceano e forse in parte è anche vero, anche se andando ad indagare meglio si potrebbe certo risalire alla tradizione dei manifesti italiani dei primi del ‘900, all’art nouveau francese, all’arte tedesca dello jugendstil e quant’altro..
Noi di IPRA però oggi vogliamo segnalarvi una pietra smarrita, una chicca tutta italiana che alla maggior parte di voi non dira niente ma che, per il decennio 1960/70 rappresentò in Italia qualcosa di unico e spettacolare, un raggio che filtrava tra le grigie nuvole del pensiero ottuso e bigotto che di li a poco si sarebbe sgretolato sotto la spinta dei movimenti giovanili… ma non ci perdiamo in analisi sociologiche, siamo qui per la poster art e di questa vogliamo parlare..
Tavaglione, gambe accavallate, si fuma una sigaretta |
Giorgio Giò Tavaglione, italianissimo ragazzo del sud che si ritrova invischiato e ben contento di esserlo, nei primi fenomeni giovanili nella Milano dei primi anni sessanta. Lui che da completo autodidatta disegnava i poster, i flyer e le cover delle prime riviste underground, fra cui dobbiamo citare senz’altro quel Mondo Beatche tanta risonanza ebbe a suo tempo.
Melchiorre Gerbino, fondatore di Mondo Beat davanti alla sede della rivista tappezzata dai manifesti di Giò Taglione |
Giò Tavaglione autore di gran parte dei lavori più belli del periodo e poi sparito in un viaggio in India e di cui, da allora, si sono perse letteralmente le tracce se non per quella che è stata la sua svolta successiva, il disegno dei tarocchi e dei talismani che, una volta di più, dimostra la sua eccellente qualità grafica, il suo tipico stile meticoloso e fantasioso, esoterico e visionario.
Giò Tavaglione di cui si fatica a ritrovare traccia ancora oggi, i cui splendidi lavori non si vedono sul web..
e per chi fosse interessato un pò di bibliografia utile per scoprire le origini della poster art italiana..
Beat e mondo beat di Matteo Guarnaccia |
I viaggi di Mel di Marco Philopat e Melchiorre Gerbino |
Underground: ascesa e declino di un’altra editoria di Francesco Ciaponi |