IPRA present: Giampo Coppa & the Incredible Poster Show!
10
gennaio
In occasione della mostra dei poster di Giampo “Motorfreakers” Coppa che si terrà a San Miniato (PI) da domenica 15 gennaio a domenica 19 febbraio presso il Podere del Grillo, abbiamo fatto quattro chiacchiere con l’autore e, come sempre, ci siamo divertiti un pò a vedere cosa ne veniva fuori.. ecco, vedete un pò voi..
Giampo Coppa ed io ci conosciamo oramai da un sacco di anni.. posso quasi dire che forse è stato proprio lui, insieme a pochi altri, a farmi scoprire l’universo che sta dietro ai poster, alle varie anime della poster art e tutti i rivoli di influenze e rimandi che dagli Stati Uniti hanno portato anche in Italia questo fantastico movimento.
Era da parecchio tempo che covavamo il progetto e finalmente ce l’abbiamo fatta ad organizzare una mostra personale con i lavori di Giampo e, mai come ora, siamo proprio contenti di poterlo intervistare.
Dunque, vediamo un po’ ..
1.
Diciamo che puoi descrivere il tuo corpo con 5 aggettivi, quali sono e perché scegli proprio questi 5 ?
Robusto e spalle da nuotatore (nuoto da sempre ed ho insegnato nuoto per 5 anni a bambini, anziani, adulti e disabili).
Capelli castano scuro lunghi e se corti arrivano sempre 3 dita sotto le orecchie, stempiato e come diceva una vecchia pubblicità “Anche io ho fatto un errore, non ho mai usato brillantina Linetti!”
Zoppico leggermente (mi sono rotto due volte lo stesso femore), la prima nel 1979 mi ha investito un’auto e nel 1993 sempre un’auto mi ha tagliato la strada… auto freccia destra e all’improvviso gira a sinistra…freno..hHHHHIIIII!!!! CRASH!!!!!
Baffi e pizzo, ho il pollice destro ricucito, me lo sono tagilato di netto con una fresatrice nel 1986 mentre lavoravo da operaio metalmecchanico in una ditta di minuterie metalliche.
2.
Per un momento, un solo ed unico istante, hai la facoltà di fare tutto quello che ti passa per la testa. Pensaci bene Giampo, quando diciamo tutto, vuol dire proprio tutto, senza limiti di nessun genere.. ok?
Ecco, se adesso sei entrato nell’ottica, descrivi le 3 cose che faresti..
Tutto???? Ok allora facciamoci un bel viaggio…
Mi piacerebbe un centro dove si creano, si elaborano poster, loghi, fumetti, diviso in diversi ambienti con un officina per modificare restaurare vintage car, un altro lato dove si modificano moto e si creano chopper da urlo, uno spazio per verniciare, chiaramente la struttura costruita con un’architettura che è un misto di Space-Age alla pronipoti, con cupole geodetiche, di stile Sixties come le Case Studio House, o le A-House, con molta luce, il tetto in pannelli solari, un posto dove arrivi con il tuo furgone, moto o auto e te ne vai con un mezzo veramente cooool!! Artisti che elaborano poster e copertine di dischi, con un bar dove rinfrescarsi, nella parte lounge-bar molte piante e le parti piu scure illuminate da proiezioni di immagini. Volendo anche una sala prove musicale ed un piccolo studio per registrare, ma tutto non deve essere tipo una catena di montaggio che entri in una maniera ed esci super figo, noooo!! Le cose con lo stampo no vanno bene!! La posizione deve essere a metà strada tra nord e sud, ecco in Toscana sarebbe perfetto!!! La posizione deve essere in mezzo alla natura, oppure su una mega Strada Statale, esempio in quei punti desolati dell’Aurelia, che trovo stupendi, così si va anche al mare quando c’è il sole, insomma una specie di MOTEL POP KUSTOM COMUNITY ART….
Frisco ho esagerato?
3.
Direi proprio di no, Giampo..
In tutti questi anni (Giampo disegna orami da più di 20 anni) hai disegnato oggetti, strumenti musicali, fumetti e una valanga di poster. Qual è il lavoro a cui ti senti più vicino, quello di cui senti più profondamente la paternità e soprattutto perché?
Disegno da quando sono piccino, esattamente dal 1973 avevo 4 anni ed ho visto mio fratello maggiore (che non sapeva disegnare!) che disegnava una macchinina in maniera molto banale , vidi quello scarabocchio e ne rimasi folgorato! Mio fratello mi disse “guarda si fa così” e ripeté lo scarabocchio.. da lì presi una penna ed iniziai a disegnare macchinine su tutto quello che trovavo, fogli e foglietti di carta, macchinine di tutte le forme, a seguire aerei e via di seguito.. era scattata la scintilla! (…scusa Frisco mi sono dilungato..) comunque disegno poster dal 1986 ed ho iniziato a pubblicare fumetti nel 1993/94 prima su una rivista di fumetti underground torinese chiamata “Interzona” e poi per 16 anni successivi tutti i mesi con i Motorfreakers, una visione ironico bizzarra del ambiente biker di cui faccio testi e disegni, su Freeway Magazine, rivista specializzata in Harley Davidson, custom e chopper. Tra l’altro dei Motorfreakers uscirà tra non molto un volumetto di 100 pagine a colori e bianco e nero dal titolo”Motorfreakers Monster Family by Giampo Coppa” edito da In your face.
Qual’è il lavoro a cui mi sento più vicino? Forse un pò tutti, dal disegno alle moto alle auto. Durante la giornata faccio un pò di tutto, mi sveglio alle 8 e disegno, magari devo fare delle cosette alla mia moto (una BMW del ’78 customizzata) oppure al mio ufo (la mia Ford del ’64 custom) e via così. Oppure inizio un progetto nuovo e mentre disegno un poster, colo un pò di ceramica negli stampi per i miei teschi kustom.
Ho molti progetti che non riesco a finire, tipo la banda dei Bearfreakers, orsetti di polistirolo tappati da biker freak, ne ho realizzati 2 e l’altro è work in progress, oppure Skate Dragster, un mini skate rialzato dietro con marmitte e verniciatura bastarda.. E’ lì, tutto smontato nel mio studio, iniziato ma da finire.. poi alle 16.30 parto da casa e vado a lavorare in un magazzino di spedizioni con il muletto, fino alle 23/23.30 se va bene. Il magazzino é quello che mi permette di pagare l’affitto di casa. Con l’arte son riuscito anche a sopravvivere, son stato 5 anni a Milano, insomma ho avuto un periodo da bohémien, ma non è facile.. ed in Italia campare di poster e fumetti non è semplice, comunque la visione della domanda 2 dovrebbe essere già una mezza risposta. In ogni caso il disegno.. penso che se vivessi nei paesi scandinavi dormirei un’ora al giorno, meno male che qui c’è il giorno e la notte!
4.
Qual è la ricetta culinaria che pensi di riuscire a preparare al meglio?
Mettiti dei panni della conduttrice di turno, immaginati il grembiule, il cappello da chef e via, descrivici velocemente i passaggi. Dopo noi vogliamo provarla a fare da soli quindi occhio alla chiarezza!
Argomento interessante la cucina, la cucina insieme alle piante son 2 cose che adoro, mi piace cucinare e sono molto creativo, ma voglio descrivere una ricetta semplice e veloce che si può mettere anche in frezeer: il “Chili con carne”.
INGREDIENTI: carne trita di manzo o pollo o maiale (quella che piace di più!), fagioli neri o Red Kidney (si trovano al discount per pochi centesimi), oppure neri secchi da mettere a mollo. Mi raccomando no quelli della linea Tex Mex Paso che costano un casino perché paghi la griffe e spendere per i fagioli mi sembra assurdo! Poi un barattolo di pomodoro, pelati a pezzetti, una cipolla, aglio, spezie per chili (bustina della Ducros). Negli USA di quelle spezie per chili te ne vendono a fustini tipo quelli del detersivo per pochi $, qui una bustina euro 2.50, peperoncino se piace piccante e ingrediente principale il coriandolo fresco!! Lo si può trovare nei negozi di alimentari marocchini o egiziani, loro lo usano molto oppure nel reparto alimentari dei grandi magazzini (se lo cercate nelle macellerie arabe si chiama “Cosbora” !!). Attenzione a questi due ingredienti: spezie per chili e coriandolo!!! Senza questi è solo un ragù piccante con i fagioli!
Su una padella grossa mettere olio d’oliva, aglio e cipolla a mò di soffritto, con fiamma media mettere carne e cuocere, sale per la carne naturalmente. Dopo un pò mettere spezie per chili e far insaporire la carne, a seguire i fagioli, mescolare bene con un pizzico di coriandolo freasco tritato (ma non tutto!). Aggiungere il pomodoro e mescolare, in modo che sia tutto amalagamato bene. Una volta pronto, spolverare con il resto del coriandolo fresco, servire usando le nachos normali (non quelle speziate!) come posate, oppure delle tortillas, che potete comprare, oppure fare voi con acqua, farina ed olio (ne fai quante ne vuoi e costano meno!!!).
Spero di essere stato chiaro…
5.
Mamma mia Giampo, diciamo che possiamo provarci, il risultato lo vedremo anche se sembra interessante.. Ma torniamo a noi.. come vivi tu il momento in cui devi pensare ad un nuovo poster? Quali sono i gesti che compi quando sei di fronte ad un foglio bianco e non arriva l’idea?
Dopo 26 anni che disegno poster, certe cose vengono automatiche. Bisogna sempre vedere che poster devi fare e per cosa, comunque io lo faccio sempre con entusiasmo anche quando sono nelle curve (che ho poco tempo).
a) Foglio bianco… prima di disegnare sul foglio faccio tutto sul quaderno, faccio lo schizzo in piccolo e nel frattempo faccio altri disegni piccoli che non c’entrano niente. Faccio un schizzo alla veloce e poi se mi piace entro in azione…
b) Non viene l’idea foglio bianco… inizio a guardare vecchie riviste, libri, scarabocchio, guardo libri con caratteri, giornarnalini, questo mi è successo con i fumetti. Se tutti i mesi devi fare una storia con scadenze e non sai cosa raccontare é un casino …io facevo testi e disegni, ma avevo sempre un asso nella manica che mi salvava, un rocker mostro chiamato “Engine Frenzy”, lui collaudava le moto più assurde e sfigate della storia della motocicletta, con lui le descrivevo in tutti i dettagli..
6.
Come pensi si debba sviluppare il progetto di Italian Poster Rock Art? Qual è la cosa che, secondo te, proprio non deve mancare e qual è la cosa che più ti piace di quello che già c’è?
Un’idea potrebbe essere un Italian Poster Rock Art in Tour, un giro che tocca tutte le principali città italiane …insomma Frisco! Vuoi Sapere! Sapere! …a me sembra che non manchi niente, quello che mi piace e che mi ha dato la possibilità di conoscere altri artisti italiani molto bravi che fanno poster.
7.
A giugno IPRA organizzerà l’EXPO’ italiano della poster art e tu sarai presente con il tuo stand. Inventa e dicci quale è il tuo slogan per invitare tutti gli altri appassionati di poster art italiana a venire..
WE WANT YOUR POSTER!! (…ma senza tricolore !!!)
8.
I tuoi poster sono sempre molto pieni di colore, di curve, slanci grafici e sono contraddistinti dal fatto che prendono spunti da immagini diversissime fra loro (Space Age, Sixties, Hot Road, ecc). Qual è il procedimento secondo cui scegli un tema invece che un altro?
Non è un procedimento, più che altro per me è la visone che ho in testa e poi non so, la band, il party… e poi li ti fai il film..
Esempio: suonano i Ray Daytona insieme a i The Bone Machine …allora potrebbe venirmi in mente….. Alieni a bordo di chopper che sparano a dei cowboy del terzo reich a cavallo e li parte il film “The Biker Aliens from Psychedelic Space against the Nazi-Cowboy of Third Reich in the Judgmnet Day!!!” colonna sonora The bone Machine e Ray Daytona..
9.
Si, direi proprio che come metodo non potevi essere più chiaro.. ma dicci un pò, cosa ti piace vedere in un poster? E in una donna?
Un poster mi deve colpire, che sia a colori o in bianco e nero.
In una donna mi piace vedere il viso, il cervello e la sua indipendenza.
10.
Coinciso ed efficace. Siamo arrivati alla fine Giampo, dicci una cosa che non farai mai ed una che farai per tutta la vita e con questa chiudiamo..
Non ho mai pensato a cosa non farei, di sicuro disegno fin che posso!
Come sempre, è stato un grande piacere scambiare due chiacchiere con Giampo, con le sue fantasie, i suoi salti mortali e i dettagli che solo i suoi occhi riescono a vedere e le solo le sue mani riescono a disegnare.
Grazie Giampo, ci vediamo da sabato 19 maggio a IPRA EXPO’2012 e per gli altri state sintonizzati sul blog, tra breve anche per voi i dettagli per partecipare e, se siete nei paraggi, non fatevi scappare i poster di Giampo in mostra con IPRA per tutto gennaio al Podere del Grillo!!
Come arrivare al Podere? Qui